E’ stato un buon charity program perchè:
- è stata la prima edizione sviluppata nell’ambito dell’UniCredit Run Tune Up;
- ha visto la partecipazione di un gruppo di 10 associazioni;
- ha raccolto 12.000 euro dal 4 luglio al 14 ottobre però con agosto di mezzo;
- su 10 progetti sostenuti dal charity program, 6 si sono sviluppati come previsto e gli altri hanno adeguato il loro intervento ai fondi raccolti;
- informazioni chiare sulla realizzazione finale dei progetti. Le organizzazioni non profit che non sono giunte all’obiettivo di raccolta fondi previsto dal loro progetto, hanno pubblicato su Rete del Dono, le variazioni adottate rispetto alla proposta iniziale al fine di dare ai donatori informazioni chiare e definitive sull’utilizzo dei contributi ricevuti;
- sono nate molte relazioni e alcune collaborazioni significative tra le associazioni, anche una staffetta per sostenere sempre su Rete del dono uno di questi progetti attraverso un’altra iniziativa di raccolta fondi;
- anche le associazioni non profit neonate o poco esperte di raccolta fondi hanno potuto misurarsi con uno strumento attuale come il personal fundraising.
Ci sono anche degli aspetti da migliorare come:
- il coordinamento dell’attività di promozione e comunicazione tra associazione e runner testimonial rispetto alle attività di sostegno al progetto;
- il coinvolgimento e il sostegno promozionale continuativo da parte dell’organizzazione della Run Tune Up alle attività di visibilità programmate per il charity program;
- una maggior presenza comunicativa sui media tradizionali (stampa/tv locali) sarebbe stata sicuramente importante per veicolare il messaggio anche a pubblici diversi rispetto a quelli raggiunti dai social;
- la consapevolezza di essere tutti insieme all’interno di un unico circuito solidale;
- la partecipazione alle attività promozionali comuni a favore del Charity.
Insieme si vince di più, secondo me.
Annalisa Gotti